Il 2022 sarà un anno record per le nuove installazioni di fonti rinnovabili: 320 GW a livello mondiale, segnando un +8% rispetto ai 295 GW realizzati nel 2021.

E la maggior parte di questa crescita (60% del totale) sarà da attribuire al fotovoltaico, con 190 GW di nuovi impianti attesi nel 2022 per circa +25% in confronto allo scorso anno, grazie soprattutto allo sviluppo dei progetti utility-scale in Cina e in Europa.

Lo prevede la IEA (International Energy Agency) nel suo aggiornamento sul mercato globale delle energie pulite.

Ridurre la burocrazia, accelerare le autorizzazioni e fornire i giusti incentivi per una più rapida diffusione delle energie rinnovabili, sono alcune delle azioni più importanti che i governi possono intraprendere per affrontare le sfide odierne della sicurezza energetica e del mercato, mantenendo viva la possibilità di raggiungere i nostri obiettivi climatici internazionali”.

Il grafico seguente riassume il previsto andamento della nuova potenza installata nelle rinnovabili nel 2022-2023.

energie rinnovabili

Secondo la Iea, se non saranno adottate altre misure a sostegno delle tecnologie pulite, il mercato del 2023 rimarrà complessivamente sullo stesso livello del 2022; il fotovoltaico crescerà ancora, arrivando intorno a 200 GW di nuova capacità annuale, ma ci sarà un calo dei progetti nel settore idroelettrico.

Più in dettaglio – come mostrato nel prossimo grafico – la Cina dovrebbe installare circa 140 GW di rinnovabili/anno nel 2022-2023, il 45% del totale mondiale.

Mentre i Paesi Ue dovrebbero superare per la prima volta il tetto di 40 GW di fonti green installate in un anno, trainate dal fotovoltaico.

La IEA poi stima che la crescita stimata delle rinnovabili al 2023 ha il potenziale di ridurre in modo rilevante la dipendenza europea dal gas russo nel settore elettrico. A fronte di 100-200 TWh di produzione elettrica UE che utilizza gas importato dalla Russia, eolico e fotovoltaico potrebbero assicurare 180 TWh aggiuntivi nel biennio 2022-2023.

Ma il potenziale di sostituzione nel breve termine del gas russo con le rinnovabili varia molto tra i diversi Paesi Ue, come evidenzia il grafico sotto.

In Italia, in particolare, si stima che la generazione elettrica con gas russo abbia generato in media quasi 60 TWh/anno nel periodo 2016-2021, e che le rinnovabili potranno assicurare meno di 10 TWh aggiuntivi tra 2021 e 2023 se non ci sarà una accelerata delle autorizzazioni e uno snellimento della burocrazia.

La Germania, al contrario, pur essendo molto dipendente dal combustibile fossile importato da Mosca, entro un paio di anni potrebbe essere in grado di sostituirlo interamente nel campo della generazione di elettricità, grazie a una più rapida espansione di eolico e fotovoltaico.

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