Dove si fermano i progetti fotovoltaici in Italia?

Nel 2021 sono state presentate 15.790 istanze di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Di questi, solo 320 progetti hanno ricevuto una risposta positiva includendo anche quelli non soggetti a VIA. 
262 progetti hanno, invece, ricevuto un diniego e solo 112 sono stati autorizzati.  

Sono quindi 14.595 i progetti in attesa della Valutazione di Impatto Ambientale!  

Il tempo medio di attesa per ottenere una risposta è di ben 5,4 anni. 
La conseguenza logica è che gli investitori stranieri (e non) rimangono disorientati davanti alla lentezza delle autorizzazioni sulla costruzione di progetti sulle rinnovabili in Italia.

Le Regioni più solerti ad esaminare i progetti sono il Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Sicilia e Veneto, mentre le più lente sono Umbria, Basilicata e infine Le Marche.

Ci sono voluti i fortissimi rincari del gas registrati a partire dallo scorso autunno e poi la guerra in Ucraina, che costringe tutta la UE a cercare di ridurre la dipendenza da Mosca, perché il governo Draghi iniziasse a spingere l’acceleratore sulle fonti di energia verdi. 

Giovedì 10 marzo il Consiglio dei Ministri ha sbloccato la realizzazione di sei parchi eolici in Puglia, Basilicata e Sardegna per 418 megawatt complessivi.
Metà della potenza media da rinnovabili installata ogni anno negli ultimi sette anni.

Altri sette parchi, per quasi 350 mw totali, avevano ricevuto luce verde all’inizio di dicembre, seguiti da alcune decine di impianti fotovoltaici. 

Raggiungere l’obiettivo continua a sembrare molto complicato, nonostante le semplificazioni amministrative approvate lo scorso anno e il recente decreto Bollette che sfronda le procedure burocratiche per i pannelli solari sui tetti delle case e per gli impianti fino 200 kW. Intanto il governo va avanti  sulla strada dell‘aumento delle estrazioni di gas nazionale e dell’aumento degli acquisti da altri fornitori.